la nostra storia

Una passione di famiglia, cinque generazioni votate alla terra ed ai suoi frutti con un inno che porta nel cuore la soddisfazione per aver segnato il tempo.

La storia

L’Azienda Agricola Pratello nacque alla fine dell’800 dal desiderio di un gran lavoratore e pioniere della zona: Vincenzo Bertola. Egli riuscì a trasformare e valorizzare un territorio ancora agli inizi della propria definizione, prendendosene cura con dedizione al lavoro e passione per la terra insieme alla propria famiglia.
Da allora, i Bertola non hanno mai smesso di occuparsi di questo luogo e di alimentare questo sogno, crescendo con esso.

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Dante e Bortolo

Nel 1967 l’azienda passò alle amorevoli cure dei figli, quelli che per noi oggi sono Zio Bortolo e Nonno Dante, accompagnato dalla moglie Nonna Caterina. 
Custodi di preziosi gesti e competenze nella lavorazione della terra e valorizzazione dei suoi frutti, negli anni sono stati in grado di preservare l’eredità ricevuta e di trasmetterla alla nuova generazione, diventando le colonne portanti dell’azienda.

Vincenzo, eLENA E Cristina

Con l’impegno di Elena, Vincenzo e Cristina Pratello ha raggiunto la fama di cui gode oggi. Una coppia di genitori che preserva la ricchezza della propria eredità guardando al futuro senza perdere di vista i valori originari di impegno e dedizione. Orgogliosi e rispettosi del proprio passato, si aprono al futuro con grande fiducia nei propri figli: Naike e Nathan.

Nathan e Naike

Cresciuti tra i filari e le botti di rovere, i due giovani viticoltori, insieme a una squadra di collaboratori sempre più ampia e unita, permettono allAzienda Agricola Pratello di posizionarsi tra le cantine di riferimento nelle DOC Lugana, Valtènesi, Garda e San Martino della Battaglia.

Pratello, da generazioni, significa innanzitutto Famiglia. Ogni membro ha la propria mente e il proprio cuore: caratteri distinti, competenze e passioni differenti vengono uniti dall’amore per il nostro lavoro, per il luogo in cui viviamo e per la famiglia che siamo.

Alla base di tutto ciò si trova la convinzione del fatto che il vino sia figlio del carattere di chi l’ha voluto e che quindi attraverso esso il nostro ospite possa conoscere la nostra storia.

naike e nathan